Una sfida per il DPO
Nel 2022 in UE è stato registrato un aumento del 50% nelle sanzioni GDPR, che hanno raggiunto quota 1,64 miliardi di euro. Questo incremento evidenzia la crescente volontà delle autorità di controllo di imporre sanzioni più elevate, anche verso i grandi provider di servizi online. Il 2023 già promette di portare nuove sfide in termini di privacy e sicurezza.
Le sfide di quest’anno riguardano l’equilibrio tra accesso alle informazioni e privacy dei consumatori, con l’obiettivo di trovare soluzioni conformi al GDPR per rimanere competitivi. Inoltre, la sicurezza delle informazioni raccolte diventa sempre più importante, con l’introduzione di nuovi ruoli come il Cyber Resilience Officer (CRO) che emergono per affrontare i rischi informatici.
L’evoluzione dei servizi cloud, in particolare l’adozione di tecnologie native del cloud, offre opportunità per le aziende di diventare più moderne, sostenibili e flessibili. Questo è fondamentale per gestire applicazioni complesse come quelle basate sull’Intelligenza Artificiale (IA).
L’IA presenta sfide per la protezione dei dati personali; così diverse autorità di controllo offrono linee guida e raccomandazioni. Le organizzazioni potrebbero dover affrontare indagini e azioni esecutive da parte di più autorità di vigilanza a causa dell’uso dell’IA. Nel 2023, l’etica dell’IA e le soluzioni di privacy by default e by design saranno essenziali per garantire la conformità al GDPR e ad altre normative applicabili.
I DPO dovranno rimanere costantemente aggiornati ed approfondire la comprensione dei meccanismi alla base delle più recenti applicazioni tecnologiche. Conoscere le tendenze in anticipo è un buon punto di partenza per affrontare le sfide future nel campo della protezione dei dati personali.